Uber come Facebook, vale più di 50 miliardi di dollari

charles_chaplinAl di là del reale valore di Uber, conta il “modello sociale” che propone.  Tanto che il candidato repubblicano alla Casa bianca, Jeb Bush, “va in giro a fare comizi usando auto del servizio Uber”. Se lo fa lui, che è il rappresentante di una nota famiglia di reazionari guerrafondai, possiamo stare sicuri che non si tratta di un “modello sociale” innovativo, come la maggior parte della stampa continua a dirci.

archiviostorico.corriere.it – MILANO In Messico ci sono stati lanci di uova e farina, in Brasile c’è stata la rivolta dei tassisti così come a Roma, Milano e in altre città di tutto il mondo. Ma Uber, l’app per servizi di auto con conducente nata a San Francisco nel 2009, continua ad andare dritta per la sua strada. E quando il management bussa alla porta degli investitori privati, loro stendono il tappeto rosso: l’ ultimo round di finanziamenti si è concluso incassando un miliardo e portando il totale raccolto finora, secondo il Financial Times , a cinque miliardi di dollari. Dopo Goldman Sachs, Google Ventures e Menlo, persino Microsoft starebbe pensando di entrare nell’elenco degli investitori. L’applicazione presente ormai in più di 70 città di tutto il mondo, viene valutata circa 51 miliardi di dollari. Solo Facebook aveva raggiunto tali livelli prima della quotazione. Ma qualcuno fa notare che il social network di Mark Zuckerberg, a differenza di Uber, non aveva debiti.

Non solo, Uber deve far fronte ultimamente a una pesante concorrenza: hanno cominciato a circolare modelli di business simili in alcuni paesi come Cina e India, con l’appoggio di giganti come Alibaba. Tant’ è che, per non farsi sottrarre quote di mercato, Uber ha subito annunciato un progetto di espansione a Nuova Delhi da un miliardo di dollari, uguagliando identici investimenti fatti a Pechino. Gli ostacoli insomma non mancano, primo fra tutti l’accusa di concorrenza sleale che ha comportato qualche guaio giudiziario, ma da dicembre Uber ha più che raddoppiato il suo valore di mercato superando anche FedEx, la società di spedizioni che, per arrivare a capitalizzare 48 miliardi, ha impiegato più di quarant’anni di storia. Solo fortuna? Non proprio: Uber è diventato un modello sociale, un inno alla «sharing economy» e una sfida alla corporazione dei tassisti, da sempre categoria poco amata. Negli Stati Uniti è entrata di diritto nella campagna elettorale e Jeb Bush, candidato alla Casa Bianca, va in giro a fare comizi usando auto del servizio di Uber.

3 commenti

  1. Jeb Bush perderà le elezioni, perchè è un Buffone così come lo era il padre……
    In quanto a Microsoft….Bill Gats nonè uno stupido è difficilmente darà il consenso di entrare in questa storia…..troppe beghe legali in tutto il mondo…..Microsoft ha già pagato dimezzando di troppo il valore delle sue azioni per merito dell ‘Antitrust americana.
    Preouccupiamoci invece che i nostri politici non facciano “altre cene romane ” per prendere mazzette e cambiare le regole del gioco a partita già iniziata.
    Inoltre preouccupiamoci se questo può danneggiare il nostro lavro di tassisti ed il lavoro in Italia che non passi cosi come è il TTIP a Bruxelles.
    Allego link per chi vuole aderire al No al TTIP.
    Grazie a tutti i colleghi.
    http://stop-ttip-italia.net/

  2. Stanno cercando di convincere l’opinione pubblica del fatto che se una cosa vale un sacco di soldi dev’essere per forza una cosa buona e giusta?
    Lo sanno i nostri politici, i giornalisti e tutti coloro che per poca informazione, continuano a darci contro, che in questo paese esiste già da secoli un azienda che vanta un fatturato enorme, che evade il fisco alla stragrande, che corrompe politici e giudici offrendo favori e mazzette, che si libera dei propri collaboratori quando non gli servono più… solo che da noi non si chiama U…, si chiama Mafia…

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