L’authority cita Uber nella relazione annuale

L’autorità dei trasporti cita Uber nella relazione annuale e le dà ragione: secondo il presidente Camanzi si deve intervenire sulla legge del 1992.

ARTwebnews.it Nella sua relazione annuale al Parlamento, l’autorità dei trasporti ha ripreso l’argomento delle piattaforme di servizi tecnologici per la mobilità, un termine generico – e corretto – che a tutti fa pensare soprattutto a Uber. Le parole del presidente, Andrea Camanzi, sono coerenti con quanto più volte espresso in passato: il legislatore dovrebbe quanto prima farsi carico delle necessarie riforme per mettere un po’ di liberalizzazione dove al momento se ne vede poca.

La relazione del presidente dell’authority (scarica il pdf) affronta naturalmente tutto il quadro regolatorio dei trasporti e riassume i vari interventi in tutti i settori del trasporto pubblico e privato: un testo dove l’atto di segnalazione sulla nuova domanda di mobilità urbana (pdf) è soltanto una piccola parte, ma quella che balza subito all’occhio dopo l’ordinanza che ha sospeso il servizio di UberPop. Il passaggio, a pagina 120 della relazione, suggerisce ancora una volta al legislatore di intervenire sulla legge 21/1992, con una considerazione aggiuntiva molto importante sul tema della concorrenza: i giudici hanno considerato sleale quella di UberPop, ma la legge stessa sui trasporti è da considerare inadeguata ai principi di concorrenza.

11 commenti

  1. Questo è Il Sole 24 Ore:

    Il presidente Andrea Camanzi (Authority trasporti): serve un intervento organico del legislatore, che vada a ritoccare tutte le norme in materia, passando anche da taxi e Ncc

    La regolazione delle nuove forme di trasporto, come U… e U…Pop, non può essere lasciata alle sentenze della magistratura, ma deve passare da un intervento organico del legislatore, che vada a ritoccare tutte le norme in materia, passando anche da taxi e Ncc. Il presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti Andrea Camanzi ha presentato questa mattina a Roma la sua relazione annuale. E, facendo il bilancio del primo anno di attività completo dell’Authority (diventata operativa a gennaio 2014), sono arrivati diversi richiami a Governo e Parlamento sugli interventi che servono per il settore.

    Il fronte U…
    Il punto più caldo è, senza dubbio, quello dell’autotrasporto di persone non di linea: taxi, Ncc e piattaforme di servizi tecnologici per la mobilità. Sul punto l’Autorità ha licenziato un atto di segnalazione che, dice Camanzi, «si propone di far emergere i nuovi mercati e le relative problematiche regolatorie affinché domanda e offerta di servizi si incontrino in modo trasparente e nel rispetto delle regole proprie di ogni attività economica d’impresa». Il punto centrale è che esiste un nuovo mercato e che questo mercato deve essere regolato in maniera organica: «Auspichiamo che il legislatore si faccia quanto prima carico delle necessarie riforme nel convincimento che problemi di policy come questo non possano essere risolti nelle aule di tribunale».

    Il presidente non si riferisce solo a U…, ma anche ad altre app che creano mercati alternativi, come Blablacar e Car2Go. Concretamente, le proposte prevedono: la costituzione di un albo dei driver, la riconduzione al regime del lavoro occasionale delle prestazioni dei conducenti non professionisti, la previsione di un obbligo di registrazione per le piattaforme di servizi, l’individuazione nelle regioni degli ambiti territoriali di riferimento per tutti i servizi di trasporto di passeggeri non di linea, la possibilità di modulare le tariffe, le conseguenti modifiche della legge n. 21/1992 in materia di taxi e Ncc……..

  2. Ormai e palese che l’authority i giornali tipo corrire della sera la Repubblica ecc. Ogni tre per due attaccano la categoria senza conoscere le leggi che tutelano i clienti con la legge 21/92 .ma perché per una settimana a questi politici o rappresentanti delle istituzioni non facciamo vedere cosa vuol dire liberalizzare cioè lavorare tutti senza turno senza regole
    Siamo 5200 auto usciamo tutti fuori a lavorare riempiamo i posteggi perché non ci possono togliere il diritto di lavorare
    Il posteggio duomo deve iniziare dalla piazza e finire in fondo a via torino così che inizino a capire cosa possono fare 5200 tassisti che hanno bisogno di lavorare per mangiare e per potergli pagare le tasse se non bastasse chiudiamo tutti la partita iva e continuiamk a lavorare con il taxi adeguandoci a U… pop e anche U… black
    Carichiamo e scarichiamo dove vogliamo aeroporti compresi linate e malpensa vuol dire che al posto di aspettare clienti in coda vadk dentro l’aereporto mj prendo e mi scelgo corsa e clienti. Una settimana cosi poi voglio vedere chi ride ma bisogna farlo sul serio non fermarci piu ma combatterli cosi
    Un saluto antonello licenza di Rho

  3. “non può essere lasciata alle sentenze della magistratura” : una frase raccapricciante , tipica di questo Paese … se una sentenza non mi piace , cerco di far cambiare la legge … e bravo Camanzi !!!

  4. Perché l’authority non si stampa le motivazioni delle sentenze e non le allega alla sua relazione? Magari così anche in parlamento sapranno di cosa si sta parlando.
    piattaforme di servizi tecnologici. Questo è il nuovo termine che stanno cercando di sdoganare dopo share economy, condivisione, new app e dopo che le tesi sulla riduzione del traffico e dell’inquinamento sono state cassate dai giudici.

  5. Davide perché non andiamo a fare una visita sotto ……. secondo me la prima volta n’eravamo pochi il …….. ne deve vedere 50000 taxi sotto il palazzo

  6. Tranquilli , secondo me la Magistratura avrà già notato il troppo interesse da parte di qualcuno per fare una legge pro U… … tutti i nodi vengono al pettine

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