Autista UberPop scappa via contromano. Bloccato dai vigili dopo un inseguimento

il_giornoilgiorno.it 29/3 In fuga dai vigili contromano. Con i clienti ancora seduti sui sedili posteriori. Alla fine, però, gli agenti delle Frecce l’hanno preso comunque, contestandogli una doppia infrazione. La prima, ovvia: ritiro della patente per aver imboccato nel senso di marcia sbagliato una strada a carreggiata unica. La seconda: sospensione del documento di guida da 4 a 12 mesi per violazione dell’articolo 86 del Codice della strada. Sì, perché stiamo parlando ancora una volta di un conducente associato a Uber Pop, la versione della contestata applicazione americana che consente a chiunque abbia la patente, un’auto immatricolata da meno di dieci anni e la fedina penale pulita di prendere corse low cost come fosse un taxi. Nei guai è finito F.V., un peruviano di 60 anni, che ora si ritrova il veicolo sequestrato (ai fini della confisca) e una multa da pagare da un minimo di 1.761 a un massimo di 7.045 euro.

Torniamo alle 22.30 di venerdì. Siamo in viale Beatrice d’Este, a due passi dalla Bocconi. Sulla macchina di F. salgono due clienti. Dopo poche centinaia di metri, la vettura viene intercettata dai ghisa specializzati nel contrasto all’abusivismo sui trasporti non di linea. F. non si ferma all’alt, anzi compie un’inversione a U lungo la circonvallazione interna e svolta in via Vittadini. Contromano. La pattuglia parte all’inseguimento, l’auto che gli sta davanti prosegue in via Salasco e poi accosta all’improvviso. Il  conducente scende – lasciando in macchina i due passeggeri – e inizia a correre in direzione parco Ravizza, ma i vigili lo bloccano subito.

Giovanni Maggiolo, delegato di Unica Cgil, va all’attacco: «Non possiamo che ripetere quello che abbiamo già detto in tante altre circostanze: affidarsi a un servizio come Uber Pop è estremamente rischioso per l’utenza».

Replica l’ad Benedetta Arese Lucini:  «Posso riferire una breve battuta scambiata con il legale del driver coinvolto, il quale ha posto l’attenzione sul crescente clima ostile che si percepisce nelle strade milanesi, che ha così indotto in errore il proprio assistito. Inoltre, preciso che il driver coinvolto ha uno status di casellario penale senza ombre e 25 punti sulla patente».

SEMPRE a proposito di Uber, è stato denunciato nei giorni scorsi un tassista per minacce, danneggiamenti e percosse: stando alle accuse, qualche settimana fa il conducente avrebbe preso a pugni un conducente Ncc associato all’app Black nei pressi di un albergo in zona stazione Centrale, spaccando pure il lunotto posteriore della berlina.

Nicola Palma

5 commenti

  1. Wow che servizio professionale e futuristico… È proprio vero che alcune persone non cercano più la qualità del servizio

  2. Fedina pulita, 25 punti e scappa contromano… chissà se era un delinquente come reagiva…

    E se fosse per il “clima ostile” i tassisti dovrebbero circolare per le città bL….ti e armati.

  3. Durante la fuga rocambolesca avrebbe potuto investire un ignaro pedone… cosa aspettano ad oscurare l’applicazione? Non ci sono scuse, è pericolosa per chi la utilizza per incassare denaro e rischiosa per chi la usa per i propri spostamenti.

  4. Escludendo per ovvi motivi gli hackers, la chiusura dell’applicazione è attuabile solo tramite l’ingiunzione del Giudice di un tribunale a fronte di una sentenza definitiva, premesso che i server in cui viene ospitato il software della app, risiedano in Italia o in stati che riconoscano il verdetto di un tribunale italiano. Purtroppo nel nostro Paese, le vicende giudiziarie, dalle più semplici alle più controverse, che coinvolgono soggetti statunitensi, si concludono tutte con l’assoluzione il Corte di Cassazione. Saranno solo coincidenze, ma il dubbio che esista una regia occulta è molto forte.

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