Milano, capitale della sharing economy.

santos_riscioPierre-Joseph Proudhon, filosofo ed economista francese,  autore nel 1840 del celebre trattato  “Qu’est ce que la proprietè?  (Che cos’è la proprietà?)” – a cui rispondeva col celeberrimo motto “la proprietè , c’est le voi ( la proprietà è un furto)” – non fosse morto a Parigi già da 150 anni, oggi chiederebbe la cittadinanza onoraria a Milano.

Il Corriere della Sera del 22 dicembre ci informa infatti che venerdì 19 dicembre la giunta di Palazzo Marino ha approvato “una delibera di indirizzo per promuovere e governare lo sviluppo delle economie di condivisione e collaborazione“.  Ma che cos’è la sharing economy?  Praticamente tutto. Si va dai trasporti, la CICCIA, al fumo vario: le social street, il social eating, il crowfunding, la pubblicità, l’ospitalità ‘di alta gamma‘(?).  A tutto ciò insomma che tramite rete si può, con piattaforme apposite, scambiare fra gli utenti, tecnologicamente evoluti. Insomma la Comune via web. L’assessore a Politiche del Lavoro, sviluppo economico e ricerca, Cristina Tajani spiega infatti al giornalista che “l’avanzamento tecnologico è inarrestabile, noi vogliamo accompagnarlo e facilitarlo….”  e alla inevitabile citazione dell’intervistatore sulla querelle (la chiama così) tra la app U. che offre un servizio Ncc osteggiato da taxi e governo (dice sempre così l’inviato del Corriere) l’assessore risponde testualmente: “Faremo pressione per rivedere le norme: vogliamo consentire agli utenti di crearsi un reddito aggiuntivo senza far chiudere baracca alle realtà di mercato esistenti“.

Reddito aggiuntivo? Che sia questo il vero job act? Tutti tassisti? 

Il mio sgomento al pensiero che l’intera mia esistenza sia considerata dall’assessora “una realtà di mercato esistente” da salvaguardare  come allo zoo, in attesa di estinzione, diventa vera e propria meraviglia quando, nella pagina successiva vengo per così dire difeso dall’economista della Bocconi Severino Salvemini. Costui, che forse per professione, considera sempre anche il lato materiale dei fenomeni, IL PROFITTO, insomma la grana,   ricorda a tutti i distratti che “finchè si mettono in rete le biciclette e le auto nessun problema (bike e car sharing- 2000  il parco auto maggiore d’europa- a cui a marzo si aggiungeranno scooter e biciclette a pedalata assistita in sharing, ndr). Ma se c’è un intermediario che succhia gratuitamente le risorse messe a disposizione dall’utente…allora bisogna intervenire“. E aggiunge, “Uber la app che sfida i tassisti in sé la ritengo un buon servizio, ma poi ho letto le dichiarazioni dei loro autisti: storie che fanno riflettere (!!ndr). Il rischio é quello che il sistema torni indietro al cosiddetto capitalismo che torna all’arcaico, in cui i servizi agli utenti migliorano ma i lavoratori sono al limite dello sfruttamento. Credo ci sarà parecchio lavoro per i giuristi..

Già. Perché fare caporalato sul lavoro servile, ossia “succhiare gratuitamente” per usare le parole del professore della Bocconi, una percentuale sulle fatiche neoschiaviste degli esseri umani non ha nulla, ma proprio nulla che vedere né con gli ideali del povero Proudhon, né tantomeno con un’immaginaria economia della condivisione: è solo lucro e sfruttamento del lavoro altrui. E non basta dire tre parole in inglese, inventarsi due neologismi, e fare i futuristi sempre e comunque, senza manco essere poeti o artisti, per cancellare la dura realtà delle vite delle persone, tanto più se si ha la responsabilità di poter incidere profondamente su quelle vite.

E poi amici, sappiate che l’inglese  l’abbiamo imparato quel tanto che basta per non farci cancellare persino noi, i vetturini del xxi secolo qui, a Milano, nella capitale della sharing economy all’italiana.


Pierre-Joseph_Proudhon

4 commenti

  1. Io continuo a non capire come una cosa illegale diventi legale se fatta attraverso una APP. Queste APP sembrano l’ Olio Santo …. cancellano ogni nefandezza.
    Arriveremo con un’ APP ( che ovviamente non avrà responsabilità alcuna ! ) a metter in contatto mandante e killer. E tutti si sentiranno benefattori dell’umanità, forse anche la vittima stessa, per aver permesso l’avanzamento meritorio del progresso tecnologico.
    Sia chiaro: non ho nulla contro le APP se facilitano cose legali, ma quando si sconfina nell’illegalità non c’è APP che tenga ed è compito delle autorità intervenire al più presto.
    Non mi sembra un pensiero difficile neanche per i nostri piccoli ed affamati politici.
    PS: sono felice di aver avuto la possibilità di cedere l’attività

  2. Sono cose semplici da capire ma ci sono troppi soldi dietro e si diventa sordi e cechi o addirittura si vogliono cambiare le regole a favore loro,tutto assurdo…la guerra e vicina ,l expo pure

  3. Il servizio Taxi è un servizio emergenziale e di richiesta immediata e spesso non prevista,la maggiore accusa sulla sua reperebilità è che,come tutti i servizi pubblici non può essere modulato sui picchi,come altri servizi di pubblica utilità e di intervento immediato,come ad esempio i pompieri ,soffre di carenza di numeri a fronte di grande richiesta di servizio.Demenziale da parte delle pubbliche amministrazioni renderlo antieconomico in determinati orari perchè gli eventi,tipo guasto metro,incendi,ordigni esplosivi,gas chimici e ove occorre una rapida evacuazione di persone.Servizi alternativi illegali come U… rappresentano un pericolo per l’intero sistema e la sua sottovalutazione spingerà la categoria a un braccio di ferro con le autorità,la lentezza nella approvazioni di decreti attuativi dell’1-Quater e l’apertura alla concorrenza e sostituzioni del nostro servizio dietro speciose affermazioni quali innovazione del settore non giustificano la loro latitanza e il loro patrocinio a manifestazioni tese a propagandare tali servizi alternativi.Grave Il non aver compreso cosa significa la distruzione di un servizio pubblico come il taxi e non averlo tutelato dà prova di carenza nella tutela del bene pubblico e incapacità amministrativa.

  4. Reddito aggiuntivo??? Non so se ridere o piangere!!! Sintetizzo … Se la licenza non significa niente… Allora nel mio taxi posso vendere quello che voglio tipo sigarette , alcolici , preservativi e biglietti per partite e concerti così dico come reddito aggiuntivo. Non vado oltre innanzi a certe idiozie !!!! Buone feste a tutti.

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