Traffico impazzito per congresso ECOFIN

hinkel-2E’ la seconda volta nel giro di un paio di mesi, che la zona circostante il MiCo presso fieramilanocity, è presidiata giorno e notte per riunioni di personaggi della politica e della finanza, con uno spiegamento di forze dell’ordine pari forse ai periodi dei disordini del ’68, delle lotte studentesche, dei morti ammazzati rossi e neri. Oltre a questo, strade chiuse al traffico pubblico e privato senza una preventiva segnalazione in loco. Questo “stato d’assedio” è vissuto dai cittadini in maniera conflittuale, obbligati a ciondolare lungo il perimetro della fiera prima di poter ritrovare una strada non-vietata. In questi giorni Milano ospita il congresso ECOFIN (Economic and Financial Affairs Council) in virtù della conferita presidenza italiana in questo ultimo semestre. Di cosa si occupa il congresso per giustificare il supporto straordinario di Polizia-Carabinieri-Vigili Urbani-Esercito e chissà quanti servizi speciali di sicurezza?

1) coordinare le politiche economiche;
2) sorvegliare la situazione economica;
3) monitorare le politiche di bilancio e le finanze pubbliche dei Paesi membri (applicazione del Patto di Stabilità e Crescita);
4) euro (aspetti giuridici, pratici e internazionali);
5) mercati finanziari e movimenti di capitale;
6) relazioni economiche con i paesi terzi.

Detto questo, da povero servo della gleba, mi pare di comprendere che i signori di cui sopra siano assai timorosi della loro incolumità, visti i danni enormi che le politiche finanziarie scellerate dell’ Europa Unita hanno fino a questo momento arrecato al nostro Paese, e ad altri (vedi Grecia). Non si fidano neanche dei giornalisti di settore, che la strada devono farsela a piedi sotto occhi indagatori di agenti con mitragliatore a spalla e passare attraverso il metal detector all’ingresso. Ma perché si preoccupano, visto le anestetizzanti rassicurazioni dispensate al gregge?

non vi sarà una manovra correttiva in autunno – leggo su il sole24ore . In realtà, i due trimestri consecutivi con il segno meno lasceranno sul campo a fine anno circa un punto di Pil.”

Cosa vuoi che sia! E ancora:

“basteranno i 2,5 miliardi di minore spesa per interessi a bilanciare l’incremento del deficit. Non è tuttavia questo il focus dell’Ecofin di Milano”.

Meno male!

Eppure sull’autorevole quotidiano economico più famoso d’Italia, i commenti dei lettori non si soffermano su temi di carattere tecnicamente finanziario, ma esprimono con garbo il mal di pancia che pian piano sta prendendo tutti noi. Uno fra tutti:
“Invece da quando stiamo salvando le banche di quelli che ci spiegano cosa fare nella vita, stiamo volando.
Sveglia!”

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