Obbligo di accettare moneta elettronica, i chiarimenti del Ministero

Scatterà dopo 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e riguarda i pagamenti superiori a 30 euro e le attività con fatturato superiore a 200 mila euro confcommerciovicenza.info

posArrivano i chiarimenti del Ministero dello Sviluppo Economico sul testo del decreto che disciplina l’uso di moneta elettronica per i pagamenti di beni, servizi e prestazioni professionali. In una nota del 20 gennaio scorso il Ministero chiarisce le modalità di applicazione della norma che prevede l’obbligatorietà, da parte di commercianti, artigiani e professionisti, di accettare pagamenti con bancomat e carta di credito e dunque di dotarsi di sistemi di pagamento elettronico (POS).

In particolare, il decreto prevede che l’obbligo di accettare le carte di debito per i pagamenti: si applica a tutte le transazioni superiori ad euro 30; fino al 30 giugno 2014, si applica solo alle attività commerciali/professionali con fatturato superiore a 200 mila euro.

Infine il Ministero ha sottolineato che l’entrata in vigore del decreto avverrà dopo 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (al momento in cui scriviamo non è stato ancora pubblicato)e che entro i successivi 90 giorni, con un ulteriore decreto, potranno essere definite le modalità di adeguamento per i soggetti esclusi, ossia quelli con fatturato inferiore ad euro 200 mila.

Come si diceva, la norma interessa principalmente i piccoli commercianti, molti dei quali sprovvisti di POS proprio alla luce dell’entità irrisoria dei singoli pagamenti che ricevono, gli artigiani e i professionisti, come commercialisti e avvocati, che non sempre dispongono dei sistemi per l’accettazione di pagamenti con moneta elettronica.

E’ bene specificare, comunque, che per il momento l’obbligo riguarda il venditore e non l’acquirente, che dunque potrà continuare a pagare anche con altri strumenti come il contante, l’assegno o il bonifico.


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4 commenti

  1. Aha, tutti una gran paura delle carte di credito, però poi si sente dire “A loro le corse buone, a noi la nonnina che va all’ospedale”… Ma chi paga in contanti e chi paga con CC?
    Chi è causa del suo mal…

  2. EdBologna tu sei padrone di fare ciò che ti pare, questo non ti dà diritto di “pontificare” nè soprattutto di deridere colleghi che con i tuoi stessi diritti NON ne vogliono sapere di ingrassare banche e finanziarie col proprio sudore!

  3. No.no io non li derido, però loro si tagliano le p lle per far dispetto alla moglie.
    Basta poi accettare che i clienti siano LIBERI di poter pagare come gli fa più comodo e non chiedere la libertà per se stessi e lamentarsi delle conseguenze

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