Come ti liberalizzo i taxi senza farglielo sapere

Se vuoi capire chi davvero ti  vuol bene, non chiederlo a quelli che pensi siano i tuoi amici, ma ascolta quello che dicono i tuoi nemici

pensatoreIl Corriere innanzitutto: nell’articolo che abbiamo pubblicato qui il 4 gennaio dal titolo “autopubbliche e concorrenza: perchè il corriere odia i tassisti” il giornalista saluta la modernità sbarcata a Milano sotto forma di UBER e del Car sharing e invita finalmente i tassisti “che appaiono disarmati innanzi a questi nuovi competitori” ad andare a lavorare per Uber. Certo lo stanno trasferendo da via Solferino in tangenziale e con qualcuno deve pur prendersela,  ma è interessante notare come per lui sia ovvio e pacifico che, OLTRE ALLO SPADRONEGGIARE ILLEGALE DI UBER CHE STA DIVENTANDO LEGALE NEI FATTI, ANCHE L’INTRODUZIONE REPENTINA DI 2100 VETTURE DA 2 O 4 POSTI, SOTTOCOSTO, CON LIBERO ACCESSO NELLE ZTL, possibilità di parcheggio nei posti a linee gialle e blu, E NELL’AREA C E chissa’ domani NELLE PREFERENZIALI, METTA ADDIRITURA IN FORSE IL FUTURO DEI TAXI.

Che IL CAR SHARING A LA MILANESE sia un bel problema per i tassisti E’ DATO PER SCONTATO anche nella trasmissione del redivivo Giannino su radio 24, che abbiamo pubblicato qui il 15 gennaio. Per la nostra vecchia conoscenza iperliberista, in questo caso va detto stranamente misurato e obiettivo, Milano è UNA “PIATTAFORMA MODELLO” PER LA RAPIDISSIMA EVOLUZIONE IN CORSO: IL CAR SHARING E’ RUBRICATO A PIENO TITOLO TRASPORTO PUBBLICO e a ragione, visto che all’offerta pubblica tradizionale offerta da ATM (GUIDA-MI) e da Regione e Ferrovie (E.VAI) si sono aggiunti soggetti privati che partecipando ad appositi bandi comunali offrono il servizio INIZIALMENTE SIA BEN CHIARO a costi inferiori a quelli di gestione (non si chiama dumping?): Daimler Benz con Car2go e le sue Smart, EniI/Fiat (privati?) con le 500 rosse, e già fanno MILLETRECENTO a regime, a cui ANDREBBERO  aggiunte IN PREVISIONE, BADATE BENE IN PREVISIONE NON E’ ANCORA USCITO IL BANDO GRAZIE A DIO, 600 mini della BMW e 500 della WOLKSWAGEN.

CHE LE CASE AUTOMOBILISTICHE FACCIANO IL LORO INTERESSE  FIDELIZZANDO I POTENZIALI CLIENTI E FACENDOSI PUBBLICITA’ A COSTI CONTENUTI, normale,  E POI NON GLI PAR VERO DI METTERE UN PIEDE ENTRANDO DALLA FINESTRA DOVE ANCORA NON SONO RIUSCITI AD ENTRARE DALLA PORTA.

Colpisce l’esterrefatto e sempre più povero e rintronato vetturino che le infinite associazioni dei postiglioni tacciano, se si esclude un comunicato del Tam,  e che quando parlano debolmente, flebilmente, insomma se non in silenzio sicuramente sottovoce, ci dicano in sostanza “ma che  cosa ci possiamo fare?” o addiritura, come nel caso  dell’ottimo inviato a Radio 24, plaudano al car sharing monstre a la milanese facendo finta di credere che torni addiritura a vantaggio dei tassisti.

Amici non è così. Rintronati dalla fatica di guidare tutto il giorno e tutti i giorni SI, in miseria e con le toppe Si, ma completamente masochisti ancora NO. E poi se moriamo di fame noi, è bizzarro pensare che possano sopravvivere i nostri commercialisti. URGE CHE  SI RIPRISTINI QUELLA MINIMA DEMOCRAZIA CHE IMPONE AI RAPPRESENTANTI DI PARLARE PRIMA COI RAPPRENTATI E POI NEL CASO CON GLI ALTRI. MAGARI CON UN’ASSEMBLEA DI CATEGORIA CHE NON SI FA DAI TEMPI DELLA GUERRA DI TROIA.

Ancora una notazione, anche per i lettori che sappiamo avere fra gli organi di informazione e chissà magari persino nelle istituzioni. QUI NESSUNO E’ CONTRARIO AL CAR SHARING IN QUANTO TALE, AI BANDITI CHE SI FANNO BEFFE DELLA LEGGE INVECE SI, SONO MESI CHE FACCIAMO ESPOSTI LO DENUNCIAMO PUBBLICAMENTE, COME PER PRIMI DOVREBBERO ESSERLO LE FORZE DELL’ORDINE E I GIUDICI.

Ma nessun tassista che io sappia, non è favorevole ad un piano di mobilità  che offra una pluralità di mezzi mirati a ridurre l’uso delle macchine private, a migliorare la scorrevolezza, la qualità dell’aria e la vivibilità della città. E’ un problema come sempre di NUMERI E RUOLI. IO NON SONO NE’ LA MERCEDES NE’ LA FIAT E HO PAGATO A CARO PREZZO LA MIA LICENZA E IL MIO LAVORO  E SE MI BLOCCATE LE TARIFFE DA ANNI E MI COSTRINGETE A LAVORARE SOTTOCOSTO E SENZA RICONOSCERMI I DIRITTI PIU’ ELEMENTARI, ALMENO NON LIBERALIZZATEMI PER FAVORE SENZA NEANCHE DIRLO.

Poi ognuno fa il suo mestiere e alla fine verrà giudicato dai cittadini come sempre sulla base dei risultati che otterrà per la comunità che ha l’onore e l’onere di guidare. Ma come sa ogni buon padre di famiglia e NOI, PERSINO NOI TASSISTI ABBIAMO FAMIGLIE E FIGLI DI CUI PIU’ MODESTAMENTE SIAMO RESPONSABILI E CHE CI GIUDICANO GIUSTAMENTE OGNI GIORNO, la virtù essenziale del conduttore, di colui che conduce, è la misura e la prudenza, che sono entrambe essenziali per la giustizia come ben sapevano gli antichi.

Fermiamoci un secondo, per favore. Diamoci almeno il tempo di sperimentare per valutare i risultati prima di riempire le vie e le piazze, oltre che i parcheggi taxi, di altre macchinine magari inutilizzate  se non per farsi pubblicità sul pubblico suolo.

14 commenti

  1. Difficile non essere d’accordo con la analisi di Koolass,ma purtroppo alle analisi dovrebbe seguire una proposta che finora in categoria non è stata fatta ,ne dai sindacati ,ne da nessun altro.Come rappresentante di Federtaxi mi vedo accumunato a chi non ha fatto che qualche lettera e anzi all’inizio della faccenda ha espresso da capo della solita Categoria Unita “Tanto riguarda solo i noleggi per il problema insorgente di U…”,per il car -sharing si sono espressi che è giusto non contrastare lo sviluppo ,anzi.Personalmente ho partecipato ai presidi del “Comitato milanese tassisti”,alle prime riunioni e come Federtaxi ci siamo offerti nella riunione di via Mac Mahon di offrire siostegno sindacale e avvocato,tutto ciò per amor di verità.é difficile fare scioperi da soli e se la categoria non si sveglia ne subiremo le conseguenze cerchiamo tutti l’unità perchè il sindacato siamo noi.

  2. Non si capisce perché nell’era della comunicazione istantanea si debbano aspettare quattro morti di sonno per proclamare uno sciopero a’ sensi di legge, autonomamente e in perfetta autodeterminazione. Lunedì sera si svolgerà un incontro tra colleghi in cui, si spera, si arriverà ad una decisione della base.

  3. A quando il numero unico di chiamata per il taxi? La nostra potenzialità é immensa ma non la usiamo!
    La miglior risposta agli attacchi é l’efficienza che si può ottenere soltanto attraverso la distribuzione delle chiamate al taxi più vicino all’utente!

  4. Mi ha colpito la frase “..i rappresentanti dovrebbero prima parlare con i rappresentati..”. Ma dove erano nel gennaio 2011 i rappresentati? Erano a lavorare.
    C’erano quattro tassisti dal cuore grande e tanti rappresentanti sindacali pieni di volontà.
    Quindi Koolas se noleggi burini, U…ini e altro entrano liberamente nel mercato è a causa dei rappresentati, guerrieri indomabili della tastiera.

  5. Proviamo a passare tutti dalle accuse ai fatti concreti ad iniziare con il confrontarci pubblicamente per discutere e far conoscere le problematiche.So benissimo che tutti dovrebbero essere a conoscenza delle problematiche ma non è così.Uno dei più gravi problemi del sindacato e quello che tutti si iscrivono per dovere ma nessuno è mai presente quando si devono discutere le problematiche.Il web e grande ,ma poi manca la nostra presenza fisica,sia chiaro non quella di tutti,ma della maggior parte,inclusa la mia in alcune circostanze.La fuori qualcuno sta aspettando rassegnandosi sempre più che arrivi Napoleone e li conduca,ma hanno perso le speranze credono che Napoleone sia definitivamente a Sant’Elena .

  6. Marco(Unica taxi Roma)sono sicuro che koolass non ha bisogno del difensore d’ufficio,ma da frequentatore assiduo del blog e dei sindacati trovo la tua critica distorta dalla poca conoscenza della vita sindacale pregressa:A Roma nel gennaio era la prima volta che i rappresentanti sindacali nazionali si riunivano cercando una linea comune a livello nazionale ,premesso che dopo sono spariti,e che la categoria viene interessata solo quando tutto è già stato discusso e deciso e le rimane solo di scendere in piazza a difendere in ultima istanza quello che i disinformati amministratori pubblici vogliono propinarci nel nome,ora,della trasparenza,concorrenza e libertà di mercato.Siamo purtroppo in mano a sindacalisti che pensano non ha difendere e informare e partecipare i loro associati,ma a dare i servizi amministrativi e di comunicazione con ì canoni radiotaxi.In questo quadro difficile cogliere la differenza tra far sindacato e amministrare ed è il tranello in cui cadono tanti tassisti purtroppo nell’era della comunicazione disinformati e inermi di fronte al capitale che stà investendo nel nostro settore e tenterà di renderci loro dipendenti economicamente.(Evito la parola”schiavi”troppo forte e offensiva per chi sta lavorando nel settore).Mi auguro che questa nuova fase di pericolo faccia nascere un ricambio generazionale che intravedo tra gli eroi della tastiera,così malamente vituperati.

  7. Caro Marco, (unica cgil Roma) non so a Roma ma a Milano nel gennaio 2012(e non 2011) il 99,9% dei taxi era in presidio permanente nelle stazioni e aeroporti ai restanti tremavano le gambe e puoi immaginare bene il perché. Un suggerimento prima di scrivere documentati a sufficienza su date e avvenimenti.

  8. Quanto volevo dire l’ho detto, confermo punto per punto. Ovviamente parlo degli ultimi 5 anni e studio a sufficienza per essere informato. Il resto rimane legittima ma non giustificata difesa d’ufficio.

  9. Marco etc, qui si sta parlando di cosa fare rispetto ai prossimi bandi del Comune di Milano per ulteriori 1100 vetture da immettere come taxi senza autisti secondo l’illuminata definizione di un cliente, Roma e la Cgil sono benvenute come sempre e come tutti ma sarebbe opportuno e auspicabile esprimersi nel merito. Aggiungo che tu stai usando una tastiera come tutti, non stai facendo la Resistenza, quindi anche se hai un tono un pò spocchioso e confermi punto per punto, ti informo che purtroppo si tratta proprio del gennaio 2012 e non 2011. Infine Sierra 96 nel gennaio 2012 si è pure preso una polmonite nei presidi quindi, amico mio, per cortesia rispetta i tuoi colleghi e continua pure a dire quel che ti pare.i

  10. @Marco
    ..un commento ai confini della realtà..le cose nel 2012 sono andate in modo molto,molto diverso.
    Sicuro di non aver sbagliato oggetto e soggetti della tua polemica?

  11. Sono in piazza da 8 mesi , condivido il pensiero di Koolaas .Premetto che vedo con preoccupazione questo car sharing che ,come dice lui (o meglio un suo cliente) ,è un pò come fossero quasi 2100 licenze taxi senza conducente …più che altro E’ IL NUMERO A CREARE PANICO.
    Mentre sulla questione U… non c’è discussione , non rispettano le regole quindi si può ampiamente fare resistenza e protestare in tutte le forme possibili se la rappresentanza di categoria fallisse la sua mediazione, sul car sharing cosa si può fare? Stiamo a guardare? Aspettiamo e ragioniamo?
    Penso allora che il consiglio di @Laura del numero unico e ,aggingo io della APP unica sia uno di quelli migliori, almeno nell’immediato.Se approfittassimo del progresso tecnologico, salendo sull’onda che altri hanno già iniziato a cavalcare, non sarebbe buon modo per non finire sotto il cavalone dell’onda successiva mentre ci i scambiamo ancora accuse gli uni contro gli altri?

  12. Già lo dissi in un altro commento:
    Impedendoci di manifestare con i nostri taxi, ci hanno tolto l’arma più potente che
    Possedevamo. Siamo alla merce’ dei nostri nemici

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