Venezia Gps e telemetria obbligatoria per tutti, taxi compresi. Sbarca in Italia il Grande Fratello che ti spia mentre lavori

obbiettivoda nuovavenezia.gelocal.it Gps obbligatorio a bordo di tutte le imbarcazioni in transito in Canal Grande, gondole e barche private comprese. E non basterà il segnale del cellulare, ma bisognerà installare a bordo un Gps vero e proprio, seppure nel modello più “basico”, in grado di inviare un segnale Gprs alla centrale di Argos, la rete di telecamere per la quale il Comune ha finalmente ottenuto il via libera dal Garante per la Privacy in funzione anche sanzionatoria.

Ci sarà anche quest’obbligo nel pacchetto di provvedimenti che l’amministrazione varerà per alleggerire di traffico il Canal Grande, anche se per l’obbligo di Gps a bordo si prevederanno tempi più lunghi rispetto al 4 novembre, data indicata per l’entrata in vigore delle nuove regole di transito per taxi, trasporti, gondole e i nuovi orari Actv (niente più linea 1 o 2, mezzi ogni 12 minuti e rafforzamento corse nelle fasce orarie dei pendolari, in vista di vaporetti-metro ogni 5-7 minuti dalla primavera 2014).

Lo ha annunciato, ieri, l’assessore alla Mobilità Ugo Bergamo, al termine di una commissione consiliare Traffico acqueo alquanto caotica nel dibattito, con i consiglieri (dal pd Molina al M5s Placella, da Costalonga di Fratelli d’Italia a Tosi del Pd, da Lavini del Pdl a Scarpa, Gruppo misto) a contestare la mancanza di «proposte scritte» e dati concreti sul numero delle imbarcazioni sostenibili sui quali discutere, con e l’assessore a replicare che era lì per ascoltare suggerimenti. Ma non sull’introduzione del Gps, data come certa da Bergamo, «nessuno escluso, gondole comprese», insieme all’entrata in servizio di Argos in funzione sanzionatoria, «quando tra una quindicina di giorni sarà installata la prevista la cartellonistica obbligatoria. Sarà un vincolo molto forte al rispetto delle norme: gli eccessi di velocità sono triplicati da quando abbiamo dovuto sospendere le multe».

In attesa di novità certe sugli altri provvedimenti, ieri sono intervenute anche le categorie.Tutti chiedono più controlli e vigilanza, anche se tutti assolvono la propria categoria, accusando le altre. Il leghista Giusto la sintetizza così: «Basta una sola regola: obbligo di rispettare tutte le regole violate, dai limiti di velocità a quello di tenere la sinistra nei rii e la destra in Canal Grande».

Gondole. Bergamo ha annunciato il divieto di inversione di marcia sotto il Ponte di Rialto, con l’obbligo per le gondole in uscita dal rio del Fondaco di girare a destra e per quelle in uscita dal rio della Banca d’Italia di svoltare a sinistra, invertendo «dove c’è più spazio e sicurezza, davanti alla Pescheria e al Rio di San Luca». Inoltre, non più di due gondole – o taxi – appaiati nei convogli, contro i tre di oggi. E, a San Marco, possibilità solo di sbarcare turisti in rio del Danieli – «per passare vuoti nel punto più critico, davanti ai battelli» – spostando gli imbarchi davanti alle Prigioni, per poi imboccare il rio della Canonica. «Siamo pronti a fare la nostra parte», commenta il presidente dei Bancali, Aldo Reato, «ma c’è un intervento fondamentale: vigili con telelaser a San Giorgio, Dogana e Rialto. E obbligare i battelli ai pontili a tenere marcia indietro: al Danieli e Rialto ha risolto molti problemi».

Taxi. Anche i taxisti chiedono vigilanza: dagli abusivi. «All’assessore abbiamo detto di essere disposti a rinunciare ai convogli durante gli orari del trasporto merci», osserva Sandro Dal Zennaro, «ma non ci possono vietare di passare per Rialto, facendo il giro della città. Il caos attuale è solo frutto del mancato rispetto delle regole, dalla velocità dei mezzi Actv alle barche in ferro».

Sindacati Actv. I piloti dei trasporti pubblici chiedono più controlli anche in Rio di Cannaregio, Fondamente Nuove e Canale della Giudecca; doppi pontili ovunque si può; approdi differenziati per Alilaguna; rispetto rigoroso delle Ztl tra piazzale Roma e stazione e lotta alle imbarcazioni abusive; eliminazione delle carovane.