Fondo di tutela legale taxi ncc pro uno Quater

getmedia.phpIl 3 giugno a Roma. organizzato dalle strutture Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Fit Cisl taxi, Mit e Assodemoscoop, alla presenza degli avvocati Giustiniani e Moravia dello studio Pavia Ansaldo, si è svolto l’evento pubblico in favore del “fondo di tutela legale taxi ed ncc – pro uno quater” per la difesa del principio di territorialità in sede europea. Gli avvocati Giustiniani e Moravia hanno illustrato il percorso che porterà alla sentenza (probabilmente entro la prima metà del prossimo anno) in Corte di Giustizia Europea, che ci vede contrapposti ai taxi e noleggiatori con autorizzazioni extracomunali che utilizzano i noti sistemi di accaparramento corse ai danni dei taxi e ncc “regolari”, specificando che il 19 giugno è prevista l’audizione delle parti in causa.

Invitiamo tutti i colleghi tassisti e ncc “regolari” a partecipare direttamente alla difesa del nostro lavoro con un versamento sul C.C. postale 1009985324 con causale “fondo di tutela legale taxi ncc” per sostenere le spese legali che si svolgono a Lussemburgo.

Stampa il bollettino postale.

12 commenti

  1. scusate ma io penso che le associazioni ed i sindacati DEVONO sostenere le spese per la difesa della categoria.se no spendo la metà e la contabilità la tengo da un commercialista…

  2. Notizie fresche oggi! Dalla corte europea non ci si difende. Le persone intelligenti la aggirano.

  3. Alcune associazioni ncc si sono opposte all’1 quater in corte europea ,alcune associazioni taxi e una ncc hanno nominato un collegio di difesa a propie spese ,chiedendo aiuto alla categoria.Questi sono i fatti ,il resto è aria fritta.

  4. Te la faccio breve. Com’è visto l’ncc in tutta Europa? Come imprese. Cosa sanno e a cosa frega ai parrucconi lussemburghesi dei tassisti italiani? Molto poco. Inoltre la Commissione Europea (che già tirò il culo al governo quando quell’obbrobrio fu partorito) appoggia i ricorrenti.
    Cosa succederà? Non lo so, non sono un veggente.
    Cosa potrebbe succedere? Che ribaltano la 21 come un calzino decidendo che l’NCC è un’impresa e come tale abbia diritto alla libertà di stabilimento, divieto di contingentamento ecc ecc. Se fanno questo non solo gli NCC italiano faranno come gli pare, ma si aprono le porte a qualunque azienda europea.
    Allo stato italiano verrà data una scadenza per adeguare la norma alla sentenza. Ma sarebbe efficace da subito. Cioè, il vigile mi multa perché ho la rimessa in un comune diverso? Il giudice italiano DISAPPLICA la sanzione perché c’è una sentenza europea che dice che lo stabilimento me lo apro dove mi pare.
    La sentenza si occupa di ciò che è stato presentato. Cioè la legge nazionale con dentro l’1 quater. Se una Regione con un minimo di cervello legiferasse per conto proprio PRIMA della sentenza, non sarebbe colpita dalla stessa. Decideremmo noi al posto loro. Quando la sentenza sarà uscita avrà valore di legge. E quindi avranno deciso i parrucconi al posto nostro. Chi è causa del suo male eviti di dare la colpa agli NCC dice il noto proverbio.

  5. Quello che dice Francesco è vero ma è vero anche il contrario: cerco di spiegarmi meglio.
    La direttiva europea sulla libertà di stabilimento non si esprime specificamente per il trasporto pubblico non di linea, che per altro non è nemmeno preso in considerazione nella norma in questione, quindi la Corte di Giustizia Europea potrebbe ritenere che la materia non sia di alcun interesse e rimandare il tutto alle Istituzioni Italiane le quali in questo caso sarebbero costrette ad applicare la 21/92 così come è ossia ognuno lavora in casa sua e basta. In questo caso avremmo un giudizio definitivo contro il quale non ci sarebbe più possibilità di appello.
    E’ un’ arma a doppio taglio ma forse è una strada che va tentata: stavolta è davvero il caso di dire “o la và o la spacca!”

  6. A proposito di aria fritta i Taxi non sono parte in causa. lo è il comune di Grottaferrata assistita dagli avvocati delle ooss taxi di Roma. Così, raccontiamo come stanno le cose. Tanto che siete coinvolti (per i parrucconi) che nemmeno siete citati in giudizio. In fondo, per gente che sta in Lussemburgo questa è una questione che riguarda una legge, un Comune che l’ha applicata e gli NCC. Che c’entrano i taxi? Eh, vaglielo a spiegare.

  7. Ci sarebbe da capire allora perché la Commissione si schiera al fianco dei ricorrenti e ha già aperto una procedura di richiamo verso il fu Governo.
    Non c’è solo la libertà di stabilimento. La struttura societaria, la libertà di circolazione, c’è un monte di roba.
    O la va o la spacca? La roulette russa? Sicuro che ne valga la pena? Non si torna indietro da lì. Se liberalizzano nessun politico potrà fare diversamente finché siamo in Europa.
    Vale davvero la pena? Poi capisco te che sei a Roma, ma i Lombardi, Piemontesi ecc. Il rischio vale i possibili risultati? Infine, come ho già scritto, dopo la Ue c’è ancora la Corte Costituzionale. Non dire che non c’è appello perché sei in errore.

  8. forse finiremo di sapere se i taxi sono pubblici o no,se si saremo difesi sia dalla Costituzione(art.41),che della legge europea che difende il servizio pubblico come soggetto dalla voracità del privato che gode di maggiori capitali e movimento.Se diversamente siamo definiti privati lavoreremo come voi e chi farà il prezzo più basso vincerà,tutti al ribasso e alla fame finalmente liberi.

  9. Vedi Francesco… in amicizia, la roulette russa la fai quando la goccia ha fatto traboccare il vaso e non ne puoi più di vedere tutti i santi giorni il tuo lavoro (Taxi o NCC che sia beninteso) letteralmente STUPRATO da gente improvvisata o sciacalli dell’ ultim’ora (la crisi non giustifica la violazione delle leggi). I taxi non sono parti in causa? No, infatti lo sono associazioni locali di Noleggiatori LEGALI e Comuni che hanno scoperchiato il pentolone appoggiati da organizzazioni sindacali di categoria.
    Resta pur sempre come già detto una arma a doppio taglio…. ma hai visto mai che ci dicesse bene???

  10. ci siamo addentrati in argomenti legali che già nel 93 mi fecero,con altri,costituire il sindacato Federtaxi,essendo la figura artigiana non considerata in europa e secondo il nostro parere consideravamo la figura del tassista più vicina ai servizio trasporto commercio e turismo,purtroppo la categoria non ci seguì nella proposta .Quando in altri lochi ho scritto che qualsiasi sentenza nasca,noi che siamo sulla piazza,sia come taxi ,che come noleggi,posssiamo indirizzare il nostro futuro ove vogliamo se siamo uniti sulla meta da raggiungere ,se no subiamo il destino che altri ci riservano.

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