Il tassista pop art che raccoglie (di nascosto) le voci di NY

Wilsonfonte: repubblica.it 19/03/13 – C’è quello che urla parolacce al telefono e batte le mani pesanti contro lo sportello dell’auto sino quasi a non riuscire più a respirare. C’è quella, acida, che se la prende, sempre parlando al cellulare, con la sorella: “Le vogliono tutti troppo bene. Non è mica da sola: ha un buon marito, tanti amici, questo è quello che scoccia”. C’è lo scapolone che si autocompiace per i propri (veri o presunti) successi con le donne: “Lo so, sono molto interessante, anche se io non uscirei con uno come me”. Poi risate confuse tra amici che si impastano sino a diventare un unico ruggito.

Conversazioni sull’ultima moda newyorchese che sembrano uscite da una puntata di Girls (l’evoluzione di Sex and the city). Un fiume di parole lungo più di mezz’ora. Come se una New York, un po’ (parecchio) ubriaca avesse trovato finalmente la voce con cui raccontarsi e raccontare le sue storie. A creare tutto questo un artista/autista di 35 anni, Daniel J. Wilson, che per quattro settimane, durante il turno dalle cinque del pomeriggio all’alba, ha registrato le conversazioni dei passeggeri del suo taxi. Poi le ha abilmente cucite insieme in un unico montaggio audio-video che adesso gira a rotazione nei piccoli schermi posteriori della sua auto.

VIDEO Ecco come nasce l’arte di Wilson Pop art su quattro ruote, con qualche piccolo inconveniente legale, visto che i passeggeri sono stati registrati a loro insaputa. E a qualcuno potrebbe non far piacere scoprirsi dentro un’opera d’arte mentre diffonde pettegolezzi piccanti sulle colleghe. Tanto che Wilson prima di pubblicizzare il suo lavoro ha chiesto consiglio a qualche avvocato, che sembrano averlo tranquillizzato. Per ora l’unica conseguenza è l’ottimo successo che la registrazione sta ottenendo e la crescente popolarità dell’autista sempre più artista. L’installazione in movimento è stata infatti protagonista di alcune performance molto apprezzate alla Armory Arts Week come scrive il New York Times. Con il taxi giallo di Wilson – addobbato per l’occasione con un pupazzo di Richard Nixon in onore delle registrazione del Watergate – applaudito nelle strade verso il fiume a Chelsea, il quartiere dove si trovano le gallerie d’arte più prestigiose della città. “Una delle cose più vere e divertenti viste in questo ultimo periodo”, “Emozionante”: lo promuovono i critici. Tutti colpiti da questo strano, scorretto, a tratti volgare flusso di coscienza, come spiega l’autore: “Il tassista non è come il barista che deve fingere almeno interesse. Chi guida l’auto gialla è come se non esistesse, la gente si sente libera come se fosse da sola e dice le cose più vere, quelle che le passano per la testa: in un mese di guida notturna ho sentito di tutto. Per rendere ancora più efficace l’esperimento ho montato solo le conversazioni al telefono e quelle tra i passeggeri, mai quando si rivolgono a me: così ho ottenuto un muro compatto di voci e rumori”. L’arte della vita, come dice uno dei suoi tanti ammiratori. Che poi è il segreto della pop art.

MASSIMO VINCENZI

 

2 commenti

  1. noi….(io)sono piu’ “avanti”,gia’ fatto (solo audio),contattami che ti invio il file.

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