Firme false per la lista di Albertini

Sul caso indagano i pm di Cremona. L’ex sindaco: «Sono sbigottito»

banda_degli_onestida: lastampa.it 21/02/13 -Un’inchiesta che ipotizza il reato di falso in atto pubblico è stata aperta della procura di Cremona in relazione a firme raccolte per le liste per le regionali dell’ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini e per quelle per le politiche della lista Monti. Si tratterebbe di una trentina di firme `copiate´ da una lista all’altra. Firmatari della lista Scelta Civica per Monti alla Camera avrebbero ritrovato a loro insaputa la loro firma riprodotta anche sulla lista Movimento Civico per Albertini, candidato alla presidenza della Regione Lombardia. Nell’inchiesta, aperta dal procuratore della Repubblica di Cremona, Roberto di Martino, c’è già un indagato per falso in atto pubblico materiale e ideologico, e il numero degli inquisiti è destinato a salire.

Dalla polizia giudiziaria sono stati sequestrati cinque elenchi della lista Albertini. Ogni elenco è formato di 25 firme autenticate, quindi le firme risultate false sarebbero 120-125. Gli inquirenti hanno già sentito i sostenitori di Monti, che si sono ritrovati la loro firma a sostegno di Albertini. Non è escluso che venga disposta una perizia grafica.

La segnalazione è partita dall’Ufficio elettorale istituito in tribunale a Cremona e presieduto dal giudice Francesco Sora, dove sono state presentate le liste. In provincia di Cremona, la presentazione della lista Albertini non è comunque a rischio: è già stata ammessa, perché almeno cinquecento firme necessarie e valide ci sono. Le ha raccolte il consigliere comunale Roberto Vitali, candidato nella lista Albertini, che ha spiegato di avere autenticato 850 firme. Di queste, settecento sono state presentate all’Ufficio elettorale. Poiché le sospette sarebbero un centinaio, cinquecento sarebbero comunque garantite. Vi sarebbero però altre tipologie di presunti falsi all’esame della procura: alcune firme per la lista Albertini non sarebbero state riconosciute dalle persone che avrebbero firmato.

«La vicenda – spiega Albertini in una nota – riguarderebbe irregolarità di 30 firme su un totale di 641 raccolte nella Provincia di Cremona (la richiesta minima è 500 firme)». «Una volta di più – prosegue l’ex sindaco di Milano – esprimo tutta la mia fiducia sugli accertamenti che Digos e magistratura stanno compiendo. Qualora dovessero ravvisarsi responsabilità di ogni tipo, saremo inflessibili con tutti coloro che dovessero essere coinvolti in questa vicenda». «Mai come in questo momento – aggiunge Albertini – lo slogan della mia campagna `zero compromessi´ deve rispondere alla domanda di serietà che i cittadini richiedono. Lo abbiamo promesso agli elettori. Lo abbiamo chiesto ai candidati che hanno sottoscritto un codice etico, lo abbiamo richiesto con forza a chiunque ha deciso di sostenere il nostro cammino. Non transigero’ in nulla da quest’impegno».

«La cosa non mi rallegra, anzi mi rattrista. Albertini è uno che non perde occasione di polemizzare con me su questo tema», è il commento di Roberto Maroni. «Prima Giannino, adesso Albertini – ha aggiunto il candidato governatore di Pdl e Lega – Non resta che votare Maroni».

3 commenti

  1. La candidatura dell’amico dei tassisti ed indimenticato ex sindaco di Milano Gabriele Albertini, soprannominato cartone, a governatore della Lombardia è figlia di un’altra epoca: quella in cui Bersani e Monti si spartivano già i sotto sotto segretari del futuro governo e pensavano di competere per il primo e il secondo posto, Berlusconi dato per morto e Grillo relegato fra i fenomeni da baraccone. Il Nostro amico, abituato al rischio d’impresa,si era comunque prudentemente assicurato ANCHE un posto da senatore, fosse andata male. Poi è arrivato l’oste a presentare il conto: il futuro è quanto mai incerto, il cavaliere è resuscitato e il buffone rischia di diventare Re. Ogni voto in Regione, e sopratutto al Senato diventa più che prezioso, ed ecco che a tre giorni dal voto Ichino dice che voterà Ambrosoli, appaiono trenta firme false e neppure Albertini votera per se stesso.

  2. L’ ex Sindaco di Milano si qualifica da solo, dopo anni di militanza al parlamento europeo con Berlusca, lo ha abbandonato in malo modo visto che l imperatore Silvio franava su se stesso, poi in queste pre elezioni, ha fatto la lista personale, poi si è apparentato con Formigoni in una Pseudo lista che non è mai nata, adesso è con l UDC in Lombardia e flirta con Monti che lo porta come esempio, esempio di che?
    Alle trasmissioni di radio 24 LA ZANZARA fa il clown, imita Tremonti, imita Agnelli e tanti altri, però poi si definisce un semplice Amministratore di Condominio .
    Una persona altamente egocentrica con deriva populista e instabile non solo a livello politico, dove come suo primo obiettivo c e la liberalizzazione di tutto il trasporto pubblico di massa e complementare.

    Sergio Sierra 67

  3. Proprio un bel soggetto quello che odia i taxisti e ha fatto di tutto per metterci in cattiva luce con i cittadini.

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