Milano, cani in taxi e negli ospizi

Il Comune alle prese con il nuovo regolamento che dovrebbe essere operativo dal prossimo febbraio. Via libera agli animali sui mezzi di trasporto, limitazioni per i circhi e stop alle bocce per pesci rossi.

cane_in_taxiMai più pesci rossi in boccia. Regole rigide sulle gabbie dei circhi e la possibilità per gli anziani di ospitare cani e gatti nelle case di riposo. Sono alcune delle previsioni del regolamento sugli animali che Palazzo Marino si appresta ad approvare. La bozza, messa a punto dal Garante per la tutela degli animali con Asl e facoltà di Veterinaria, dovrà passare al vaglio della segreteria generale del Comune e dei nove consigli di Zona. A quel punto sarà votato dai consiglieri comunali. “Il regolamento è condiviso – dice Valerio Pocar, garante per la tutela degli animali – lo spirito è: gli animali sono ammessi ovunque, con poche limitazioni motivate. Oggi l’accesso è generalmente interdetto, salvo eccezioni”.

Il nuovo regolamento, il cui varo è atteso per febbraio, pone nuove regole per il trasporto pubblico. Su uno stesso tram, bus o vagone di metrò, potranno viaggiare contemporaneamente cani e gatti (oggi non è così). Sui mezzi Atm verrà meno anche l’obbligo di mettere la museruola ai cani, “lasciando al padrone la responsabilità di valutare la pericolosità dell’animale – spiega Pocar – non c’è ragione per cui un chihuahua tenuto in braccio vesta la museruola”. Ogni radiotaxi dovrà inoltre garantire un’auto per turno disposta a trasportare animali. “Anche chi ha un alano avrà diritto a spostarsi in taxi”, spiega Pocar.Per quanto riguarda le restrizioni, scatta il divieto di tenere pesci in bocce, ritenute dannose per l’apparato visivo degli animali. Saranno autorizzati i soli acquari con pareti dritte e di “dimensioni adeguate”. A vigilare sul rispetto delle regole in negozi ed esercizi pubblici saranno i vigili urbani. Nelle abitazioni private non sarà possibile effettuare controlli. Bandite anche le fiere e i giochi nei luna park che assegnano animali vivi come premio. Quanto all’utilizzo degli animali nei circhi – che una legge del 1968 classifica come “spettacoli culturali” – Palazzo Marino porrà limiti severi sull’alloggio delle bestie. “L’obiettivo è allontanare i circhi con animali dalla città – dice Pocar – le norme non consentono di vietarli, ma introdurremo limiti sulle dimensioni e la forma delle gabbie “.

Per Chiara Bisconti, assessore alla Qualità della vita, “il benessere delle persone passa per quello degli animali domestici, e viceversa”. Terzo capitolo del regolamento è infatti l’accessibilità degli animali alle strutture pubbliche. Dopo il successo della sperimentazione negli uffici comunali, anche nelle case di riposo cani e gatti soprattutto avranno ingresso libero, “non solo per brevi visite, ma anche per convivenze di anni – precisa Pocar – potremmo cominciare dal Trivulzio”. Altro fronte sono i dormitori comunali: è in corso un dialogo fra settori dell’amministrazione per consentire ai senzatetto di tenere con sé gli animali a cui sono affezionati. Un’indicazione simile, ma non vincolante, verrà data agli ospedali: l’obiettivo è promuovere le visite degli animali ai pazienti anziani, come già fatto al San Carlo.

2 commenti

  1. Caro Pocar, spiegami come mai da quando c’è in carica il sindaco a te tanto caro siano sparite le contravvenzioni ai padroni che non raccolgono la cacca dei loro cani. Il rispetto per il prossimo va al primo posto, per cui fino a quando io dovrò camminare in mezzo alla strada di cani sul taxi non ne porterò.

  2. Sì, esattamente. Peccato che il nuovo regolamento sarà Regionale. E Pocar, palesemnte, lo ignora?
    Se lo faranno, e se faranno in tempo a farlo, resterà in vigore sinché la nuova Assemblea Regionale non chiuderà i lavori già in dirittura di arrivo.
    Non possono obbligare: chi paga la cacca dell’alano in un mezzo non fatto per trasportarlo? No, non si ha diritto di lordare per decreto.
    Vedete, “mio prozio” è Indù ed ha una vacca (sacra) da compagnia. Il mio “cugino Rusticone” ha un suino da un quintale al posto del San Bernardo. Hanno anche loro il diritto di portare i loro cari e amatissimi cuccioli…

    O forse no? O forse facendo una scelta ce ne si preclude altre?

I commenti sono chiusi.