Rischio paralisi per il decreto liberalizzazioni

abnormalLiberalizzazioni, i partiti fanno un passo indietro Pdl, Pd e Udc riducono gli emendamenti. Monti convoca la maggioranza. Pochissime modifiche concordate in un vertice con i leader della maggioranza per arrivare in Senato a un testo condiviso nelle commissioni e poi alla fiducia in aula. Sono queste le tre mosse con le quali il premier Mario Monti pensa di salvare le liberalizzazioni dall`assalto alla diligenza di lobby e partiti, che a palazzo Madama hanno riversato sul decreto una valanga di 2.400 emendamenti, in grado di stravolgere il provvedimento. Dopo l`incontro a New York con il gotha della finanza, Monti si è mostrato fiducioso sugli esiti della battaglia che lo attende al suo rientro in Italia: «Non sono affatto preoccupato», ha detto il presidente del Consiglio. Quella delle liberalizzazioni è una delle carte, forse la principale, che Monti si è speso per riconquistare la fiducia dei mercati e ora il premier non intende fare passi falsi, smentendo le assicurazioni fornite agli operatori finanziari. A sostenere Monti nei prossimi giorni ci sarà anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che da Helsinki ha escluso intoppi insormontabili sulle liberalizzazioni: «Non penso che i partiti stiano per rovesciare il tavolo, mettendo in crisi il governo: non è nell`interesse dell`Italia e neanche nel loro interesse». Napolitano è stato perentorio: «L`Italia non è la Grecia. Noi abbiamo risanato i conti con sacrifici inevitabili. Monti in trincea. Il consenso ottenuto negli Usa sulle liberalizzazioni è uno degli argomenti che il presidente del Consiglio userà per convincere i leader dei partiti a richiamare all`ordine le rispettive truppe. Un vertice di maggioranza potrebbe esserci domani o addirittura già questa sera. «Siamo pronti a ritirare tutti i nostri emendamenti», ha fatto sapere ieri il leader dell`Udc Pier Ferdinando Casini. Monti però dovrà faticare soprattutto con Angelino Alfano e Pierluigi Bersani per indurre Pdl (850 emendamenti) e Pd (650 emendamenti) a fare più di un passo indietro, scontentando corporazioni e lobby di riferimento. Se il Pdl difende farmacisti, tassisti e avvocati, il Pd vuole imporre il contratto delle Fs anche agli operatori privati che investono sui binari. Se il Pd chiede di liberalizzare la vendita dei medicinali di fascia C, il Pdl non ne vuol sapere e punta anzi a limitare l`apertura di nuove farmacie.

«Il nostro partito sarà in prima linea per portare a casa delle vere aperture di mercato», ha avvisato Bersani, leader del Pd. Il che significa che i Democratici non intendono rinunciare a modificare il decreto in alcuni punti.
Accordo difficile. Le dichiarazioni ufficiali in Senato sono concilianti ma non devono trarre in inganno. «Il numero degli emendamenti non deve impressionare. Non vogliamo il muro contro muro», ha garantito la relatrice Pdl in commissione Industria Simona Vicari. «Il Parlamento può migliorare questo decreto», ha detto Anna Finocchiaro, capogruppo dei senatori Pd. Alla fine dei conti, gli emendamenti non individuali ma del gruppo Pd sono un centinaio, concentrati su una decina di articoli. Anche il Pdl può ridurre di molto le sue proposte di modifica, arrivando a quota cento o poco più. Il problema però non è tanto il numero degli emendamenti quanto, piuttosto, la portata delle correzioni proposte. Un esempio riguarda i taxi: il Pdl vorrebbe cambiare solo un paio di parole nella norma che attribuisce alla futura Authority per le Reti il potere di decidere sulle licenze: invece che «sentiti i sindaci» la proposta è «d`intesa con i sindaci». In questo modo, non cambia nulla nel senso che senza l`ok dei sindaci, l`Authority non potrà decidere un bel niente. Il sottosegretario Antonio Catricalà, ex presidente dell`Antitrust, che è stato incaricato da Monti di fare una prima scrematura delle modifiche accettabili senza depotenziare il decreto. Lavoro complicato che, in settimana, servirà a stabilire le concessioni possibili prima di arrivare alla fiducia, probabilmente il 23 o 24 febbraio.

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Fonte: Governo.it – 12.2.2012

13 commenti

  1. Allora entro il 23 0 24 febbraio sapremo di quale morte morire? Quest’attesa mi sta snervando vorrei che piovesse già da domani pur di far vedere a questo governo (illegittimo) che noi esistiamo!!! Se c’è una giustizia non dovremo essere noi a pagare!!!

  2. Tutto da copione. Giusto in tempo per la moda. Grandi affari per gli ncc e gli abusivi, ma lo stesso molti a piedi fra una sfilata e l’altra. E al ristorante. E agli eventi. E ai dopo cena. E ai dopo dopo cena. E se nevicasse? il blizzard? la grandine? Un bel temporale? Facciamola finita con questi tassisti italiani, have you ever been in New York? Alzi la mano e uno, due, tre, taxi, si fermano e ti portano nella 52ma, a brooklin, no a brooklin no, nel bronx, no, nel bronx no, a Queens, no a Queens no, a Staten Island, non a Staten Island no, ma dove c…o ti portano questi maledetti pakistani che non capiscono niente e parlano solo Urdu? Va bè have you ever been in Amsterdam? Sono le due notte alzi la mano e..non succede niente. Poi passa un taxi, c’è un nero gigantesco, si ti porta in hotel, che fortuna come? 115 euro? But you arer crazy! No, non ti arrabbiare, dicevo così per dire, 115 hai detto? O a Stoccolma, gà ma chi ci va a Stoccolma, mica c’è la fashion, e poi ci sono 25 sotto zero, insomma in tutti i paesi CIVILI i taxi sono semprelì, e non costano niente, io vado spesso in giro per lavoro, mica come qui, viva monti, facciamola finita con sti tassisti italiani, have you ever been in New York?……

  3. Pessimo giornalismo. Ci sono molti emendamenti presentati da parlamentari PD che sono fotocopie dell’emendamento della conferenza delle Regioni fatti apposta per limitare gli eventuali poteri dell’Authority. Bastava leggerli.

  4. 15 giorni e sapremo la verità di che morte morire sapremo chi ha abbandonato la nave taxi alla proposta di monti di tagliare gli emendamenti sapremo chi ha preso le nostre difese fino in fondo.Per non dimenticare,a momento debito!!!!!!

  5. Caro rn77,
    se passa tutto cosi’ com’e’ non ci sara’ piu’ nessun momento debito che possa rimediare!

  6. Cerchiamo di avere pazienza, in fondo dovremmo esserci abituati, i tassisti sono stati” EMENDATI ” SOLO TRE volte negli ultimi sette mesi, se è vero che non c’è due senza tre…..speriamo vada bene e sia l’ultima, perchè francamente non se ne può più. Ciao Leonardo

  7. l’ultima frase dell’articolo, quella evidenziata in giallo, mi pare una puttanata. Scritta così, sembra quasi che Catricalà abbia il potere di stabilire a priori quali emendamenti ammettere in aula e quali no. D’accordo che ormai viviamo in una condizione di dittatura strisciante, ma questo è davvero troppo…

  8. imola74 » Catricalà è il sottosegretario alla presidenza del consiglio. Se il suo capo gli chiede di fare “pulizia” lui deve provvedere.

  9. LEO – Non sarebbe una cattiva idea , per la benedizione dico, il giorno di San Cristoforo non è poi lontano, l’8 maggio mi sembra? Forse non sarebbe male, tutti i taxi davanti al Duomo in attesa di una benedizione dal vescovo? Chissà forse potrebbe servire a farci togliere quel MALOCCHIO che ci hanno tirato tutti i vigliacchi in circolazione, e tanti giornalisti, negli ultimi mesi!!!!!! Ciao Leo!

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