10 strategie della manipolazione mediatica

mass_mediaOttima segnalazione del collega Milano 32 (fonte: corriere della sera di oggi) su una teoria di Noam Chomsky, linguista, filosofo e teorico della comunicazione statunitense che ha affermato di essere riuscito, grazie ad un minuzioso lavoro di studio e interpretazione di una immensa mole di ogni tipo di documenti, a smascherare numerosi casi di utilizzo fraudolento delle informazioni, nonché ad evidenziare la piattezza conformistica dei media. Chomsky ha elaborato la lista delle “10 Strategie della Manipolazione” attraverso i mass media. Leggete, riflettete e riconoscetevi nelle sue parole


1 – La strategia della distrazione. L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti. La strategia della distrazione è anche indispensabile per evitare l’interesse del pubblico verso le conoscenze essenziali nel campo della scienza, dell’economia, della psicologia, della neurobiologia e della cibernetica. “Sviare l’attenzione del pubblico dai veri problemi sociali, tenerla imprigionata da temi senza vera importanza. Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

2 – Creare il problema e poi offrire la soluzione. Questo metodo è anche chiamato “problema – reazione – soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, oppure organizzare attentati sanguinosi per fare in modo che sia il pubblico a pretendere le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito delle libertà. Oppure: creare una crisi economica per far accettare come male necessario la diminuzione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.
3 – La strategia della gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi. Questo è il modo in cui condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte negli anni ‘80 e ‘90: uno Stato al minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione di massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero stati applicati in una sola volta.
4 – La strategia del differire. Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria” guadagnando in quel momento il consenso della gente per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro di quello immediato. Per prima cosa, perché lo sforzo non deve essere fatto immediatamente. Secondo, perché la gente, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. In questo modo si dà più tempo alla gente di abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo con rassegnazione quando arriverà il momento.
5 – Rivolgersi alla gente come a dei bambini. La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente. Quanto più si cerca di ingannare lo spettatore, tanto più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se questa avesse 12 anni o meno, allora, a causa della suggestionabilità, questa probabilmente tenderà ad una risposta o ad una reazione priva di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).
6 – Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione. Sfruttare l’emotività è una tecnica classica per provocare un corto circuito dell’analisi razionale e, infine, del senso critico dell’individuo. Inoltre, l’uso del tono emotivo permette di aprire la porta verso l’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o per indurre comportamenti….
7 – Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità. Far si che la gente sia incapace di comprendere le tecniche ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori” (vedi “Armi silenziose per guerre tranquille”).
8 – Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità. Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti
9 – Rafforzare il senso di colpa. Far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile della proprie disgrazie a causa di insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In tal modo, anziché ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e si sente in colpa, cosa che crea a sua volta uno stato di depressione di cui uno degli effetti è l’inibizione ad agire. E senza azione non c’è rivoluzione!
10 – Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca. Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno creato un crescente divario tra le conoscenze della gente e quelle di cui dispongono e che utilizzano le élites dominanti. Grazie alla biologia, alla neurobiologia e alla psicologia applicata, il “sistema” ha potuto fruire di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia fisicamente che psichicamente. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto egli conosca sé stesso. Ciò comporta che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, ben maggiore di quello che la gente esercita su sé stessa.

Noam Chomsky

9 commenti

  1. milano 32
    e’ un po che lo scrivo questa nostra lotta e’ si per la licenza il nostro lavoro i nostri figli ma potrebbe diventare qualcosa di molto piu importante da soli non si puo vincere oggi sotto la gogna siamo noi il movimento siciliano(per marcegaglia mafiosi) lo sono stati i notav quelli di alitalia i professori gli statali, ma il meccanismo ormai lo conosciamo e sempre meno persone ci cascano bisogna cercare alleanze far capire che i privilegiati sono altri che noi siamo il vicino di casa l’amico il familiare e’ questa la contraddizione l’anello debole della loro comunicazione se riusciamo a far passare questo messaggio spacchiamo (forse)

  2. marztix » due personaggi comunque interessanti. Ho una conoscenza marginale di questi mostri sacri, ma mi appassionano molto queste tematiche. Purtroppo è mia moglie la filosofa di casa, io sono solo un modesto apprendista, molto volenteroso.

  3. Si scoprono gli altarini… come si dice a Firenze.
    Sempre meglio filosofa che artista, come la mi’ compagna…:-))

  4. Avete sentito? sembrerebbe che la Croazia sara’ il 28′ paese della fregatura Europea!!! direte!! ma che centra??
    Be!!! in un momento cosi’ caldo per l’area zona Euro con il rischio di fallimento Grecia, rischio fallimento Italia !!! i Croati sono cosi’ fessi da concordare l’ingresso in UE??? forse vediamo tutti le cose come le vogliono far vedere a noi ??: ho!!! addirittura come se fossero pilotate per farle vedere a noi cosi’ gravi !!! nei nostri confronti vige l’arroganza della prepotenza psicologica per ammazzare emotivamente l’avversario, dando l’idea che se non molliamo battiamo la testa contro al muro !! io credo che se molliamo facciamo il loro gioco, se teniamo in pugno la situazione facciamo lo stesso loro gioco….allora si gioca alla pari !!! non c’e’ dubbio !!! vinciamo !!!

  5. Se posso permettermi consiglio di leggere “Capre di guerra” di Jon Ronson,ottimo libro che fa ben capire come il volere comune venga manipolato dal sistema.Sicuramente un libro non superficiale e da leggere con attenzione,a tratti ironico e apparentemente fantascientifico ma che davvero apre la testa e fa capire molte cose.

  6. Visto che stiamo filosofeggiando aggiungo anch’io un consiglio di un ottimo libro che spiega molto bene quello che sta passando in Italia in questo momento:
    Chock Economy di Naomi Klein… Consigliatissimo!

  7. Possiamo anche parlare di un interessante praticone, tal Joseph Goebbels, onnipotente ministro della propaganda del Terzo Reich, colui che, pur non avendo lasciato saggi, ha posto le basi per il moderno raggiungimento del potere tramite i media.

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