Il primo taxi a motore

Come già citato nell’articolo “Itabolario:Taxi 1914”, il primo taxi a motore, la Daimler Victoria, fu commissionato da Friedrich Greiner, ditta di trasporti di Stoccarda che il 26 giugno 1896 ordina alla Daimler-Motoren-Gesellschaft (DMG) di Cannstatt un’automobile decisamente speciale: si tratta di una carrozza a motore Daimler dotata di tassametro, un modello “Landaulet” realizzato sulla base di una carrozzeria “Victoria” che deve fungere da vettura per i trasporti pubblici motorizzata. La vettura, contrassegnata con il numero d’ordine 1329, viene consegnata a maggio 1897. L’azienda di trasporti Greiner, ben presto ribattezzata dal titolare “Daimler-Motor-Wagen-Kutscherei”, diventa quindi la prima società di taxi del mondo. Fino ad allora, nessuno aveva ancora utilizzato per i trasporti pubblici l’automobile, inventata appena dieci anni prima, benché Daimler nel 1896 avesse raccomandato la carrozza a motore con cambio a quattro marce e motore bicilindrico verticale (“Riemenwagen”) proprio per questo scopo.

All’inizio dell’estate del 1897, il primo taxi a motore del mondo comincia così a circolare per le strade di Stoccarda, e a giugno la vettura a benzina può entrare in servizio con l’autorizzazione della Polizia.
Per la prima volta su un’autovettura viene installato un sistema di riscaldamento per i passeggeri posteriori. A questo esclusivo equipaggiamento viene abbinata come pendant la mezza capote, che viene aperta quando c’è bel tempo. A richiesta dei passeggeri è possibile rimuovere anche l’intera struttura Landaulet con tetto e porte, lasciando il taxi completamente scoperto come previsto dalla carrozzeria “Victoria”.
Per Greiner si tratta tuttavia di un acquisto piuttosto impegnativo: la vettura con mezza capote e ruote in gomma piena costa ben 5.530 marchi. Al prezzo di acquisto vanno aggiunti i costi del tassametro, che la società di trasporti deve noleggiare. Ma l’investimento nella nuova tecnica si rivela vantaggioso: con il suo taxi Daimler, Greiner riesce a percorrere circa 70 chilometri al giorno, vale a dire molto di più di quanto potesse fare con una carrozza a cavalli. Inoltre a favorire l’accettazione da parte dei clienti contribuisce il fatto che il taxi motorizzato rappresenta un’esperienza del tutto nuova: la carrozza a motore risulta chic e veloce, e viaggiare su questo mezzo di trasporto promette emozioni e anche un piacevole brivido di avventura.
La crescente richiesta dei passeggeri di viaggiare su un taxi motorizzato convince la ditta di trasporti ad investire ancora in questo tipo di vetture. Fino al 1899, Greiner riceve in consegna per la sua azienda un totale di sette taxi Daimler.
Ma non soltanto la clientela, anche la concorrenza si dimostra convinta della validità della carrozza motorizzata. Ben presto anche la ditta Dietz di Stoccarda, proprietaria di carrozze a cavalli destinate ai trasporti pubblici, ordina due taxi alla Benz & Cie. di Mannheim. La presentazione di questi nuovi automezzi si svolge in modo spettacolare, in quanto la ditta Dietz riesce a convincere il capo della Polizia di Stoccarda ad immatricolare personalmente le vetture Benz. Poco prima le auto avevano dimostrato le loro capacità trasportando sei passeggeri senza problemi dalla valle di Stoccarda su per la ripida salita di “Weinsteige” fino a Degerloch.
Partendo da Stoccarda, il taxi a motore continua la sua avanzata trionfale in tutto il mondo. Dopo il 1899 cominciano a nascere svariate ditte di taxi Daimler, soprattutto nelle grandi città europee. A Berlino, i passeggeri possono salire sul moderno mezzo di trasporto lungo la Friedrichstraße, mentre le prime carrozze motorizzate di Amburgo attendono i clienti per il viaggio inaugurale. Ben presto nascono società di taxi anche a Parigi, Londra, Vienna ed altre metropoli.
Anche i media cominciano a discutere dell’argomento con curiosità e attenzione. Se da un lato c’è entusiasmo per la nuova tecnica, dall’altro vengono espresse alcune critiche nei confronti delle carrozze a motore: si dice infatti che questi veicoli spaventino i cavalli, causando incidenti. Per questo motivo vengono fondate scuole guida per i conducenti di taxi. Anche gli ex vetturini ritornano a scuola, per imparare a guidare le nuove carrozze a motore.
Nei primi anni del Ventesimo Secolo, il numero dei taxi motorizzati nelle grandi città cresce rapidamente. Oltre alle vetture a benzina, si vedono circolare anche numerosi taxi con motore elettrico o ibrido. Tra questi ultimi figurano anche le vetture Mercedes “Mixte”, costruite dalla Daimler in Austria (Wiener Neustadt).
Tuttavia è il motore a benzina ad imporsi decisamente sul mercato, e sia la DMG che la Benz & Cie. riconoscono ben presto le grandi potenziali delle società di taxi come target di clientela. Le principali pietre miliari della Casa di Stoccarda nella storia dei taxi sono rappresentate, ad esempio, dalla Mercedes-Benz 8/38 CV del 1927 e dalla Mercedes-Benz 260 D del 1936, la prima auto diesel..

(Fonte: La Repubblica.it – 7/6/2006)
(Foto: Il taxi Daimler Victoria)