La Befana fuori stagione

tutte le licenze le porta via_«Se voti Pisapia tutte le licenze se le porta via?». La campagna elettorale è arrivata ai posteggi taxi su un volantino. È un documento senza firma, scritto da manina ignota. Ma ha fatto scoppiare una guerra. Accuse. Veleni. Sospetti. Perché il testo tocca un tema spinoso per la categoria, la liberalizzazione del servizio per l’ Expo, e vuole seminare il dubbio tra i 5 mila conducenti delle auto pubbliche: non è che il candidato del centrosinistra farà il Bersani o l’ Albertini? «Può infierire un colpo letale a tutti noi». I tassisti, è noto, sono sensibili all’ argomento. Difendono lobby, diritto e reddito, vedono la liberalizzazione come uno spauracchio: l’ assegnazione di centinaia di nuove licenze farebbe crollare il valore del loro «Tfr»

(una licenza viene rivenduta intorno ai 200 mila euro e il prezzo non ha risentito neppure della crisi). «Il lavoro continua a calare – commenta il presidente dell’ Unione artigiani, Salvatore Luca -. A Milano non servono nuove licenze». La guerra dei taxi scoppia alla vigilia del ballottaggio. Lo spunto arriva da Roger Abravanel, autore di «Meritocrazia», intervistato da Radio 24: la città dell’ Expo, ha sostenuto, non può muovere 20 milioni di visitatori con 5 mila auto bianche, serve una riforma. Eccolo, lo «spauracchio». L’ allarme confluisce nel volantino e viene moltiplicato ai posteggi. L’ obiettivo però cambia. È Pisapia: «La guerra – si legge – ce l’ hanno già dichiarata». Unica Filt-Cgil, ieri, ha diffuso un contro comunicato per «smascherare» l’ autore (o gli autori) della velina: «I soliti servi di una parte politica che si vede in difficoltà – scrive Giovanni Maggiolo, Cgil – stanno generando confusione e timori». Un passo indietro. Pisapia aveva incontrato le organizzazioni sindacali il 4 maggio: «Milano – aveva dichiarato – deve dare risposte alle categorie produttive. L’ uso intelligente della flessibilità dei turni nei momenti di grande flusso, lo snellimento del traffico privato, il numero unico per le chiamate e la cura dei parcheggi o delle colonnine telefoniche sono gli strumenti per dare risposte efficienti». Non citava la liberalizzazione delle licenze, Pisapia. L’ ha aggiunta la manina che ha scritto il volantino.  fonte: archiviostorico.corriere.it 22/05/2011

7 commenti

  1. P****** o Moratti…ma quando capiremo che nessuno è dalla nostra parte? Che nessuno ci farà stare tranquilli per i prossimi anni? Che i motivi che li spingono a renderci la vita impossibile sono prettamente economici e di parte, piuttosto che il benessere della città?

  2. La politica mi fa “grattare”, ma non nel senso prettamente politico del termine. Quelli li guadagno onestamente e con fatica

  3. Fabio » Calma, calma. Mica c’è scritto da qualche parte che domani si liberalizzano i taxi! Cerchiamo di vedere come vanno le cose e cosa farà il Governo. Certo è che con la deregulation non c’è la sicurezza di ottenere un incremento del PIL e questo lo dice chiaramente questo articolo http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-08-06/deregulation-spinta-lattivita-economica-081208.shtml?uuid=Aa16eHuD
    Direi che dobbiamo stare attenti, ma senza preoccuparci eccessivamente. Per ora nessun allarme rosso, solo bisogna che ci venga data chiarezza perchè si possa tornare a vivere in modo sereno. Ci bastano i problemi personali qutidiani, non vogliamo altri pensieri. Tanto più che adesso è ora di un po’ di ferie e un po’ di serenità.
    Peccato non aver ancora visto un commento da parte dei nostri sindacati.

  4. Marco » bisogna fare finta di essere sereni. Non ci sono commenti dei nostri sindacati perchè temono di fare peccato

  5. Secondo me dobbiamo un attimo stare alla finestra senza farci prendere da eccessive preoccupazioni.
    Non necessariamente la parola “LIBERALIZZAZIONE” potrà essere negativa per noi…bisognerà vedere i tempi, i termini, le condizioni, ecc.
    Non fasciamoci la testa…godiamoci un po’ le vacanze e quando torneremo, belli carichi, affronteremo tutto e tutti!!!
    BUONE VACANZE a tutto il BLOG!!!

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