Niente POS sotto i dieci euro

Abbiamo scorso i messaggi della chat di ieri sera e tra gli argomenti accennati c’era quello riguardante l’utilizzo di pagamento con carte di credito per importi irrisori. Le domande sono sempre le stesse: è consentito rifiutare… qual’ è l’importo minimo…  la percentuale della commissione… dicono che si possa… che non si possa… dove è scritta questa regola… eccetera. Un collega ci ha detto di avere letto un giornalino informativo della sua associazione che riportava quanto segue:
Molti soci hanno sollevato il problema del costo delle commissioni in caso di pagamento da parte dell’utente con carta di credito, soprattutto quando si tratti di corse brevi. Ricordiamo a tale proposito che l’intesa tra Regione Lombardia e rappresentanti delle Associazioni di categorìa siglata il 17 settembre 2008, ha accolto positivamente le obiezioni sollevate dalle sigle sindacali. Il punto 4.4 lettera b), infatti, stabilisce che “E’ facoltà dei tassisti non accettare il pagamento attraverso dispositivi elettronici per importi inferiori a 10€. Resta ferma la facoltà dell’utente di poter scegliere un veicolo il cui operatore sia disponibile ad accettare il pagamento elettronico anche per importi inferiori a 10€”

Quanto riportato è peraltro verificabile anche leggendo direttamente il testo originale dell’intesa, ma tutto ciò non viene esplicitato nè sul regolamento (in vigore da agosto 2000 e mai più rinnovato) nè sul tariffario corrente esposto in vettura, per cui l’ accettazione del pagamento tramite POS è subordinata – sempre e in  ogni caso –  al consenso del conducente. A nostro avviso, anche il suggerimento di un limite minimo prefissato (10 euro) di applicazione della  restrizione non è applicabile come norma generale, in quanto dovrà essere il conducente stesso  a valutare, in base alle condizioni economiche stipulate con suo istituto bancario, un limite minimo congruo che non risulti  penalizzante per il saldo finale della corsa (non tutti i circuiti applicano le stesse percentuali di commissione, i costi di gestione del servizio variano da banca a banca). Resta comunqe e sempre l’obbligo di addebitare esclusivamente l’importo segnato dal tassametro, o della tariffa predeterminata. Dato che tale forma di pagamento fa parte anche di una serie di parametri adottati da Regione Lombardia per la valutazione della qualità del servizio, nel recente incontro di aggiornamento con l’assessore è stata contestata l’esclusione di altre modalità di pagamento elettronico assimilabili, quali le carte prepagate scalabili o l’uso di SMS, sistemi peraltro adottati dalla maggior parte delle centrali radiotaxi.

(grazie a Mimmo per aver fornito lo spunto per l’approfondimento)

3 commenti

  1. giusto che ci sia una corsa minima con carte di credito…
    anche perchè se andiamo in un qualsiasi benzinaio non accettano pagamenti tramite pos per importi inferiori hai 20 euro..
    perchè noi dobbiamo accettare i 5 euro con amex cosa ci guadagnamo…..

  2. le commissioni vengono calcolate in percentuale, quindi corse brevi o lunghe non cambia nulla.
    piuttosto punterei ad aggiungere SEMPRE i 20 cent della “telefonata”, 20 di qua, venti di là, almeno la sim ce la ricaricherebbero gli utenti.

  3. Ma come è che a Londra i tassisti si fanno pagare un suplemento fisso per pagamento con carta e da noi che è uno dei requisiti richiestoci dalla regione dobbiamo pagarcelo per intero???????,

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